Carolus cl.033
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La Brouwerij risiede a Mechelen, una delle città d’arte più meravigliose delle Fiandre (Provincia di Anversa), in edifici che un tempo facevano parte dell’antica abbazia di Hemiksem. Il birrificio fu fondato nel 1471 da una comunità di beghine anche se, vecchi documenti rinvenuti nell’archivio di Mechelen e datati 1369, asseriscono di una birreria già attività nella città, registrata come contribuente del fisco. Le beghine erano un ordine religioso femminile e vivevano secondo i principi cristiani in povertà volontaria, occupandosi dei poveri e degli ammalati. Ma proprio come i monaci Trappisti, le sorelle beguine cuocevano il pane, producevano birra e coltivavano ortaggi per sostentarsi. Nel 1471, Carlo il Temerario, Duca di Borgogna dal 1467 al 1477, concesse il permesso al beghinaggio di Mechelen di produrre birra esente da tasse per uso privato.
Gli edifici del birrificio erano parte integrante dell’ospedale e la birra prodotta in modo tradizionale veniva distribuita agli ammalati al posto dell’acqua perché ritenuta più sana e sicura. Il birrificio prosperò e la nomea delle birre prodotte crebbe enormemente tanto che nel XVI secolo, Carlo d'Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero come Carlo V, nel corso dei suoi numerosi viaggi a Mechelen, dove trascorse gran parte della sua infanzia, l’apprezzò a tal punto da farsela recapitare fino alla sua residenza spagnola per il suo consumo personale perché, come amava dire, preferiva di gran lunga “il succo della figlia della spiga di grano al sangue dei grappoli d’uva“.
Molti anni più tardi, come segno di gratitudine, le birre prodotte dal birrificio vennero chiamate “Gouden Carolus”, dal nome delle monete dorate su cui era impressa la testa dell’Imperatore usata anticamente come valuta. Tornando alla storia del birrificio, questi rimase di proprietà delle beghine sino al 1872 quando fu comprato e completamente modernizzato, dotandolo di una caldaia a vapore, da Louis Van Breedam, erede di una distilleria che, il 31 dicembre 1904, lo battezzò con l’attuale nome di “Het Anker”, letteralmente “l’ancora”, ed iniziò a produrre Lager, lo stile più popolare all’epoca. Nel 1912 il figlio Victor fece costruire una malteria in cemento che risultò uno dei primi edifici fabbricati con questo materiale in tutte le Fiandre. Il malto prodotto qui serviva come materia prima per il birrificio Het Anker e le birrerie circostanti. Charles Van Breedan, nipote del fondatore e figlio di Victor, fu responsabile del birrificio dal 1930 al 1963. A lui toccò il gravoso compito di guidare il birrificio durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i Tedeschi smantellarono tutte le attrezzature in rame per farne munizioni: Het Anker sopravvisse producendo biscotti ed altri prodotti a base di malto e pasti dietetici a base di grano. Gli anni 50 videro la ripresa della produzione delle birre tradizionali ad alta fermentazione: dieci anni più tardi nasce la linea Gouden Carolus.
Purtroppo Charles, divenuto anche presidente della “Belgian Brewer’s Guild” non visse così a lungo da vederla prosperare; se ne occupò il figlio Michel che fu il prossimo a gestire e conferire prestigio al birrificio interrompendo del tutto la produzione di Lager. Sfortunatamente, alla fine degli anni ’80, il birrificio andò in declino e dopo due sfortunate partnership, ritornò indipendente. Nel 1990, Charles Leclef, nipote di Michel ed appartenente alla quinta generazione della famiglia Van Breedam, prese in carico il birrificio e lo rinnovò completamente, aggiunse nuove birre, modernizzò il processo produttivo e restaurò tutti gli edifici con l’aiuto d’investimenti da fonti esterne. Dalla fine del secolo scorso Het Anker possiede anche un albergo, l’Hotel Carolus, una brasserie, l’Old World Café, un negozio ed un museo. I cortili di questi locali sono stracolmi di attrezzature d’epoca, ancora oggi in gran parte utilizzate.
Nel 2010 sono stati compiuti nuovi ammodernamenti completati con l'installazione di un'unità di produzione più grande ed il birrificio è stato aperto al pubblico. In questo stesso anno, la fattoria Ottocentesca appartenente alla famiglia sita nella località di Blaasveld, è stata trasformata in una distilleria di whisky chiamato Gouden Carolus Single Malt. Messo in commercio dal 2013 ha vinto numerosi premi internazionali. L’amore e la passione dei Van Breedam per questa professione sono alla base di tutte le pluripremiate birre realizzate, di chiara matrice belga ed esportate in 40 paesi.
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